martedì 23 febbraio 2010

......LEI.....

... Eccola!.... Lei era diverse dalle altre...molto piu bella , molto piu sensuale, molto piu elegante....
Eppure nascondeva qualcosa.... non solo al marito, forse a se stessa!
E lui voleva capirla, non tanto per i soldi che il marito gli dava ...ma proprio perchè si stava incuriosendo a quella donna.
Cosa aveva spinto una donna così a sposare quel meschino? ..solo i soldi? o lei l'aveva amato? o l'ama ancora?... o amava il potere e le cose che lui rappresentava.....

venerdì 12 febbraio 2010

FIOCCA - 12 FEBBRAIO 2010

FIOCCA SUI PRATI VERDI, FIOCCA SULLE IMPALCATURE, FIOCCA SULLE STRUTTURE DI CITTà , FIOCCA NEGLI OCCHI SPALANCATI DEI BAMBINI, FIOCCA SOPRA I GIARDINI..
FIOCCA PORTANDO ALLEGRIA, IN OGNI PIAZZA E IN OGNI VIA....
FIOCCA ..è NOTIZIA NOVA? ...SI SE LE STRADE SON QUELLE DI ROMA!!!!

giovedì 11 febbraio 2010

"...PERCHè L'ERA EL SO MèSTIER..."

..... Già ...il SUO MESTIERE...aveva cominciato per gioco convinto da un amico ad indagare da solo quando una delle amiche scomparve dal paese per più di quattro giorni..... e gli era piaciuto , l'adrenalina di quando la ritrovò alla fermata degli autobus insieme al compagno di scuola se la ricordava sempre ....ed anche i lividi che i due glia avevano lasciato per esser stati scoperti....

Poi aveva studiato ,come la famiglia aveva chiesto senza piu pensare a quella strada "investigativa".

Fino a qualche anno prima ,quando si era trovato per strada,insieme a i suoi pensieri mentre la gente gli passava accanto senza che neanche se ne accorgesse, un paio di anni di lavoretti racimolati così come i pochi spiccioli che gli stessi gli portavano.

Un annuncio sul giornale ...."A.A.A. INVESTIGAZIONI....ecc..." gli fecero tornare in mente quell'avventura un po col sorriso e un po con un sopraccigio che ancora era segnato da una micro cicatrice.

Le pistole non erano per lui, sarebbestato piu un indagatore alla Colombo, alla Ellery Queen .

Quando vide che quel giro ,per via dei sospetti edella amncaza di fiducia della gente , era un bel circolo di denaro prese decisamente la decisione.

Lo faceva per MESTIERE, cercava di no farsi coinvolgere dai casi anche se a volte lo allibivano, tradimenti, eredità amore zero!...Amore...Amore...lui che l'amore.....eh già!!!! ....

venerdì 5 febbraio 2010

CAMBIO SCENA.....

La mano lo prese , facendolo giocare tra le dita, poi lo portò alla bocca. Al quarto scintillio della pietra focaia la fiamma si accese in tutto il suo azzurro, avvolse la punta del sigaro tingendola di rosso e ad ogni boccata il fumo si spargeva intorno ed una piccola fiammella restava a bruciare quelle foglie avvolte con tanta maestria.
Sarebbe dovuto essere l'ultimo, ma ormai era passato ai sigari proprio per evitare di respirare tabacco. Aveva cominciato da piccolo con le sigarette degli amici del muretto, prima senza filtro poi le piu forti ..poi era passato a quelle fatte a mano..a volte le "condiva " un pò, tanto per sballarsi e non sentirsi l'ultimo arrivato.
L a maturità l'aveva avvicinato al sigaro, a cogliere il sapore, gustarne l'odore ....infastidire il vicino.
Non fumava piu per il nervoso ma sceglieva il momento, riempire la bocca di quel gusto...anice , cannella , cioccolato profumando le giacche che accoglievano i contenitori, lasciar scorrere il fumo sulla lingua impregnando le papille aprie la bocca e lasciare che il fumo si spargesseda solo senza forzarlo.
Tirava e ogni tanto guardava la punta come a scoprire qualcosa di nuovo ad ogni boccata.
O forse era solo un modo per passare il tempo mentre il freddo e l'umidità penetravano nel tranch aspettando sotto quella finestra.
Jack si sentiva un pò Marlowe quando qualche cliente gli chiedeva di pedinare la moglie, e tra un appunto e l'altro gli sembrava di avere accanto Humphrey Bogart che annuiva come a Woody Allen in "PROVACI ANCORA SAM".
Diverse clienti gli erano piaciute ma lui non aveva il fascino del suo idolo.
A volte le comprendeva e fingeva di distrarsi per non dover riferire proprio tutto... Ma in fondo faceva bene il suo mestiere. .....

giovedì 4 febbraio 2010

"Big Jim"

..Il "Big Jim" vestito da uomo ragno penzolava dalla porta della stanza, la macchinina dalla ruota storta la sera prima aveva fatto quasi cadere la mamma.
Mi svegliai nel letto trenta secondi prima che la sveglia suonasse, abbracciai il cuscino e mi girai dalla parte opposta....era domenica, potevo ancora dormire.
Un piccolo raggio di sole penetrò dalla saracinesca non del tutto abbassata e andò a colpire la fronte provocando forte calore, decisi di alzarmi anche perchè bisogni impellenti mi pregavano di raggiungere il bagno. Tutto intorno a me era in disordine ma l'assoluto silenzio e mancanza di rumore mi "suonava " strano , camminavo verso il bagno senza sentire i miei passi o il rumore dell'acqua che successivamente scendeva dal rubinetto del lavandino chiudevo le porte nel piu assoluto silenzio e la mamma che mi accoglieva sorridente sembrava un pesce fuor d'acqua che muoveva ancora le labbra senza emettere suono; spaventato tornai verso la mia stanza feci per chiudere la porta dietro di me ma il pupazzo vestito dauomo ragno mi si impigliò nella mano.
Jack si svegliò tutto sudato, nel pugno stringeva ancora il "Big Jim" vestito da uomo ragno che qualche sera prima aveva ritrovato in soffitta, negli occhi ancora lo spavento che veniva accompagnato dal respiro affannato, solo una cosa lo fece calmare il ricordo del sorriso di sua madre.
Il respiro tornò regolare e il sudore si asciugava tra le trame del pigiama, si alzò ed ando in bagno questa volta sentendo i rumori e le fusa del gatto che ancora si strofinava sui fornelli spenti.
Tornò in camera , osservò la sveglia.... troppo presto per affrontare la giornata e si rifugiò nel letto riabbracciando il cuscino.

mercoledì 3 febbraio 2010

Julia

....Scrollò l'asciugamano dall'umidità e quando il piede lasciò la sabbia per toccare l'asfalto gli sembrò di sbarcare come lei aveva fatto qualche sera prima.....
Il telegiornale stava lanciando la cronaca quando aprì la porta, già dal corridoio poteva sentire il profumo trasformarsi in cibo nel palato; capelli legati , parannanza, intenta a tagliare gli ultimi odori da aggiungere al condimento , Julia l'accolse col sorriso di sempre mandandogli un bacio da lontano...
lui si avvicinò al frigo, dopo aver gettato l'impermeabile e l'asciugamano ancora bagnato sul divano, si chinò per prendere la bottiglia di vermouth e quando si alzò ..l'appartamento era il solito, semibuio illuminato solo dal riflesso dell'insegna del locale notturno al piano di sottoche arrivava dalla finestra.
Il gatto era vicino ai fornelli intento a leccare il latte incrostato dalla mattina e la tazza ancora grondava dei biscotti con cui aveva fatto colazione non ricordava quante mattine fa.......

martedì 2 febbraio 2010

SOGNO......

Mi trovai circondato di una luce argentea, mi sentivo leggero cominciai a muovermi lentamente come in una figura di TAJ CHI, partì un calore da dentro me che mi arrivo fino a piedi e mani,le braccia roteavano nel vuoto disegnando varie traiettorie i piedi sembravano saldati nel vuoto con una sensazione di avere il corpo diviso.Rallentai sempre piu i movimenti fino a portare le braccia ai fianchi scendendo dalle spalle lentamentecon i palmi rivolti verso i pedi.
L'argento intorno a me cambiiava di colore fino ad essere arancione prima e azzurro alla fine del movimento, d'un tratto cominciai a sentire fredde le estremità ed i piedi e le gambe sempre piu pesanti.......
Jack si svegliò di colpo, la luna era ancora alta nel cielo e lontano dalla sua luce le stelle disegnavano ancora strane figure.Era seduto sulla sabbia la schiena appoggiata ad una barca la testa reclinata all'indietro e la bocca mezza aperta, la marea stava salendo imprigionando le sue gambe nell'asciugamano che lo avvolgeva era quasi circondato dall'acqua quando riuscì a rendersi conto ed alzarsi in piedi..... le luci della città erano lontane e il mare scuro brillava di "lucciole" di barche.
Strizzò l'asciugamano lo poggiò gocciolante sulla spalla girò le spalle a quelle lucciole e si avviò verso la strada........

LUNA...

LA LUNA….
La luna era alta nel cielo, e il suo candore illuminava la spiaggia, Jack continuava a giocare con la sabbia facendola scorrere tra le dita.
La risacca del mare lo stava cullando mentre i suoi pensieri si allontanavano come le luci di quel piccolo aereo.
Alzò la testa e la mancanza dei lampioni della città gli permetteva di vedere tutti quei puntini luminosi ,che componevano fantastici disegni, come quando da piccolo si affacciava alla
finestra della sua camera e si divertiva ad interpretare le stelle o le nuvole….
Si strinse nell’asciugamano, si abbracciò con un grande sorriso… chiuse gli occhi e si addormentò
………